Lo spettacolo è finito, i suonatori se ne vanno e si cominciano ad intravedere i retroscena dei Superbonus.
Lo spettacolo è finito, i suonatori se ne vanno e si cominciano ad intravedere i retroscena dei Superbonus.

Lo spettacolo è finito, i suonatori se ne vanno e si cominciano ad intravedere i retroscena dei Superbonus.

Interessante articolo, quello del dr. Ivan Giordano, che fa una disamina sulle realtà che stanno affiorando dietro ai vari superbonus.

“Tutto Gratis”

è la frase che ci siamo sentiti dire e che indubbiamente ha attratto la maggior parte delle persone, anche coloro che non avrebbero mai pensato, o potuto, avviare un’opera di ristrutturazione importante sulla propria abitazione come quella consentita da tali agevolazioni.

“Rischio Zero”

è invece la frase utilizzata per convincere i più diffidenti. Bastava mantenere i costi entro prezziari ufficiali e verificare che le persone coinvolte fossero tutte assicurate per annullare ogni rischio.

“Credito d’Imposta Certo”

è la ciliegina sulla torta che, attraverso l’asseverazione dei tecnici ed il visto di conformità tributario, toglieva ogni dubbio a chi ancora era incerto.

I sogni si dileguano e sopraggiunge la Realtà

A ben guardare gli eventi che ci raccontano gli editoriali, e riflettendo su di essi, si comprende come si sia IPOTECATO la proprietà:

  • sono molteplici le situazioni nelle quali le delibere vengono impugnate anche oltre i 30 giorni;
  • si scopre che il visto di conformità è semplicemente la convalida, talora auto-certificata, sulla presenza di una serie di requisiti e non una garanzia sul credito;
  • si apprende che il periodo di accertamento non è di 5 anni ma di 12 e talora di 18 anni;
  • si realizza che l’immobile rimane coobbligato verso l’appaltatore per tutto il periodo di accertamento e, quindi, difficilmente vendibile a prezzo pieno;
  • si legge che tra settembre e novembre 2022 la Suprema Corte di Cassazione ha dichiarato sequestrabili i crediti dei cessionari in buona fede;
  • si vedono tanti ponteggi abbandonati, a volte allestiti in fretta e furia, ma le opere devono essere terminate nei tempi prestabiliti altrimenti la responsabilità sarà del committente, indipendentemente dalle motivazioni che hanno impedito la conclusione dei lavori e dalla presenza o meno di assicurazioni specifiche.

Ulteriori rischi prevedibili

Poi ci sono da considerare tutti i rischi che spesso vengono sottovalutati:

  • la presenza di abusi edilizi che determinano la perdita del credito anche sulle parti comuni;
  • la violazione di norme relative all’igiene, la salute e la sicurezza;
  • le delibere per lavori che superano il valore del bene stesso;
  • etc.

Per chi vuole approfondire l’argomento:

Ecco perché con il Superbonus i condòmini hanno “ipotecato” le loro case!